Pur essendo uno dei trattamenti medici più sicuri in assoluto, anche la magnetoterapia presenta degli effetti collaterali e delle controindicazioni.
Chiaramente, se la terapia è prescritta dal proprio medico curante e per una precisa patologia e/o problematica da curare, allora si può essere più che tranquilli nell’adottarla.
I problemi sorgono solo nel caso in cui si opti per il fai da te o non si seguano le indicazioni di uno specialista.
Ma andiamo con ordine e vediamo assieme quali sono le controindicazioni della magnetoterapia, gli eventuali effetti collaterali e cosa dice la scienza in merito.
- La magnetoterapia fa male?
- Principali effetti collaterali della magnetoterapia
- Esistono controindicazioni?
- Più benefici o più controindicazioni?
La magnetoterapia fa male?
No, la magnetoterapia non fa male.
Come accennato in precedenza, questo tipo di terapia non fa male, a meno che non se ne faccia un uso improprio, ovvero senza seguire le indicazioni di uno specialista.
Anzi, essendo un trattamento non invasivo, la percentuale di problemi riscontrati nei pazienti durante l’utilizzo è pressoché irrisoria.
Tuttavia, alcuni soggetti particolarmente sensibili potrebbero avere degli effetti collaterali, che vanno prontamente comunicati al proprio medico curante, così da rivedere la terapia.
Principali effetti collaterali della magnetoterapia
Per dovere di cronaca, è molto importante per noi sottolineare gli effetti collaterali della magnetoterapia, che possono presentarsi durante o dopo il trattamento.
Ad oggi, si annoverano i seguenti disturbi:
- Insonnia
- Prurito locale sulla zona trattata
- Diarrea
- Cefalea
- Nervosismo
- Vertigini
- Lieve aumento della temperatura corporea
Secondo le statistiche, in realtà questi effetti collaterali della magnetoterapia avvengono raramente e sono, in genere, caratterizzati da un’intensità molto blanda.
È probabile che coloro che già soffrono di questi disturbi possono assistere ad un’intensificazione del problema, ma non è una certezza assoluta.
Ciò che invece è fondamentale per eseguire il proprio trattamento con i magneti in tutta sicurezza è di segnalare tempestivamente l’insorgere di uno o più dei problemi elencati, così che il proprio specialista medico possa vagliare la situazione e indicare come procedere in sicurezza.
Esistono controindicazioni?
Sì, esistono delle controindicazioni della magnetoterapia. Questa risposta affermativa non deve spaventare, però, perché solo alcune categorie di soggetti non possono sfruttare i benefici di tale trattamento.
Infatti, in genere la magneto è sconsigliata a:
Portatori di pacemaker: i campi magnetici potrebbero interferire con il corretto funzionamento del dispositivo. Tuttavia, oggi è disponibile una nuova gamma di pacemaker che consente di usare la magnetoterapia senza controindicazioni: il riferimento resta sempre quello del proprio specialista, a cui rivolgersi per tutte le informazioni del caso.
Soggetti cardiopatici o con problemi di natura cardiaca: i campi magnetici possono alterare il ritmo cardiaco e/o la muscolatura stessa
Soggetti con stand metallici o protesi metalliche: i campi magnetici potrebbero interferire con alcuni metalli. Si consiglia di rivolgersi al proprio specialista per avere l’avallo all’uso della magnetoterapia
Soggetti epilettici: i campi magnetici potrebbero incentivare la frequenza e la forza degli attacchi
Pazienti con emorragie in atto o con lesioni vascolari: perché i campi magnetici vanno a favorire la circolazione sanguigna e, di conseguenza, incentivare eventuali emorragie nei soggetti già predisposti
Pazienti oncologici: secondo il protocollo, devono passare almeno 5 anni dalla neoplasia o altra condizione oncologica riscontrata, prima di potersi sottoporre ad una magnetoterapia. Come sempre, dovrà essere il proprio medico curante a valutare il caso e a consigliare per il meglio
Bambini: perché i CEMP favoriscono la calcificazione ossea e l’aumento della circolazione sanguigna, due condizioni che potrebbero compromettere la fase di crescita del bimbo
Donne in gravidanza: i campi magnetici potrebbero interferire con lo sviluppo del feto nei primi tre mesi di gestazione, così come riporta anche uno studio pubblicato su PubMed realizzato nel 2010 dall’Istituto per la salute ambientale e la sicurezza dei prodotti correlati di Pechino. In realtà, questo studio parla delle onde elettromagnetiche di ogni tipo, comprese quelle derivanti da tv, dispositivi elettronici e smartphone, dunque non solo riferito all’uso di un dispositivo per la magnetoterapia.
Più benefici o più controindicazioni?
Non ci sono dubbi: i benefici della magnetoterapia superano le controindicazioni.
È chiaro che ogni tipo di trattamento, farmacologico e non, comporti delle controindicazioni e/o degli effetti indesiderati, ma il paragone con i benefici deve essere inteso non in maniera assoluta, ma con criterio.
Siamo davanti ad una terapia alternativa non invasiva, che può essere impiegata senza problemi nella maggior parte dei soggetti.
Addirittura, grazie ai dispositivi di ultima generazione (come gli apparecchi per magnetoterapia domicliare), può essere eseguita direttamente a domicilio, tagliando così gli oneri relativi al tempo e ai costi tipici di ogni terapia effettuata presso un qualunque centro medico.