Magnetoterapia Epicondilite: Come Trattare il Gomito del Tennista

L’epicondilite, comunemente nota come gomito del tennista o gomito del golfista, è una condizione dolorosa causata da un’infiammazione dei tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio al gomito.

I sintomi principali includono dolore e sensibilità nella parte esterna del gomito, che possono peggiorare con movimenti ripetitivi o il sollevamento di oggetti.

Tra le numerose opzioni di trattamento disponibili, la magnetoterapia si distingue come un approccio non invasivo e potenzialmente efficace per alleviare i sintomi dell’epicondilite.

In questo articolo il nostro staff esplorerà in dettaglio quali sono i trattamenti classici e come funziona la magnetoterapia in caso di trattamento dell’ epicondilite.

I trattamenti per l’epicondilite (gomito del tennista o del golfista) dipendono dalla gravità della condizione e possono includere opzioni conservative, minimamente invasive o chirurgiche nei casi più gravi. Di seguito, un elenco dei trattamenti più comuni e le loro percentuali di successo basate sulla letteratura medica.

1. Riposo e Modifica delle Attività

  • Descrizione: Riduzione o cessazione delle attività che causano stress ai tendini (ad esempio, movimenti ripetitivi o sollevamento pesi).
  • Percentuale di successo: 50-70% dei pazienti migliora semplicemente riducendo l’uso del gomito e applicando misure conservative come il riposo.

2. Terapia Fisica

  • Descrizione: Programmi di esercizi specifici per migliorare la forza e la flessibilit\u00e0 dei muscoli dell’avambraccio. Spesso include stretching, rafforzamento eccentrico e massaggi.\n- Terapie correlate: \n – Ultrasuoni\n – Laserterapia\n – Onde d’urto (shockwave therapy)
  • Percentuale di successo: Gli esercizi eccentrici, combinati con altre terapie fisiche, hanno un tasso di miglioramento del 70-80% nei pazienti che seguono un programma regolare per almeno 6 settimane.

3. Terapia con FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei)

  • Descrizione: Uso di farmaci come ibuprofene o naprossene per ridurre dolore e infiammazione. Possono essere assunti per via orale o applicati localmente tramite creme o gel.
  • Percentuale di successo: Temporaneo miglioramento dei sintomi nel 60-70% dei pazienti, ma non risolve la causa sottostante.

4. Infiltrazioni (Cortisone o PRP)

  • Infiltrazioni di Cortisone:
    • Descrizione: Iniezioni di corticosteroidi per ridurre rapidamente l’infiammazione e il dolore.
    • Percentuale di successo: Sollievo nel 70-80% dei pazienti a breve termine (1-3 mesi), ma l’effetto è spesso temporaneo, e l’uso frequente può danneggiare i tessuti. Infiltrazioni di PRP (Plasma Ricco di Piastrine):
    • Descrizione: Iniezioni di plasma del sangue del paziente per stimolare la rigenerazione dei tessuti.
    • Percentuale di successo: Studi indicano miglioramenti a lungo termine nel 70-85% dei pazienti dopo 2-3 mesi dal trattamento.

5. Tutori o Bracciali Ortopedici

  • Descrizione: Dispositivi che riducono lo stress sui tendini estensori dell’avambraccio, migliorando la biomeccanica del gomito.
  • Percentuale di successo: Efficaci nel 50-60% dei pazienti se usati in combinazione con altre terapie conservative.

6. Onde d’urto (Shockwave Therapy)

  • Descrizione: Terapia che utilizza onde acustiche per stimolare il processo di guarigione dei tessuti molli e ridurre l’infiammazione.
  • Percentuale di successo: Studi riportano un miglioramento nel 65-75% dei pazienti dopo 4-6 sedute.

7. Chirurgia (in casi gravi)

  • Descrizione: Nei casi in cui i trattamenti conservativi falliscono dopo 6-12 mesi, si pu\u00f2 ricorrere a interventi chirurgici per rimuovere il tessuto danneggiato o riparare i tendini.
  • Percentuale di successo: Circa il 85-90% dei pazienti riporta una significativa riduzione del dolore e un miglioramento funzionale. Tuttavia, il recupero è lungo (fino a 6 mesi).

Magnetoterapia per il Trattamento dell’Epicondilite

La magnetoterapia è ampiamente utilizzata per trattare condizioni muscolo-scheletriche come l’epicondilite, grazie ai suoi effetti benefici sul dolore e sull’infiammazione.

Come Aiuta la Magnetoterapia?

  • Riduzione dell’infiammazione: i campi magnetici pulsati aiutano a ridurre il gonfiore e migliorano la circolazione locale.
  • Sollievo dal dolore: l’effetto analgesico è particolarmente utile per chi soffre di dolori cronici legati all’epicondilite.
  • Accelerazione della guarigione: stimolando la rigenerazione dei tessuti, la magnetoterapia può ridurre i tempi di recupero.

Evidenze Scientifiche

Diversi studi hanno dimostrato l’efficacia della magnetoterapia nel trattamento di condizioni come l’epicondilite laterale. Ad esempio, una ricerca pubblicata su riviste di fisioterapia ha evidenziato una significativa riduzione del dolore nei pazienti trattati con magnetoterapia rispetto ai gruppi di controllo.

Protocollo di Trattamento

Il trattamento con magnetoterapia per l’epicondilite prevede generalmente:

  • Durata delle sedute: 20-30 minuti per sessione se viene effettuata presso studio fisioterapico altrimenti per il trattamento domiciliare sono consigliate almeno 2/3 ore al giorno.
  • Frequenza: Tutti i giorni
  • Durata complessiva: 4-6 settimane, a seconda della gravità della condizione.

Vantaggi e Limiti

Vantaggi

  • Non invasivo: non richiede interventi chirurgici o farmaci.
  • Sicuro: privo di effetti collaterali significativi per la maggior parte degli utenti.
  • Comodo: può essere effettuato a casa con dispositivi portatili.

Limiti

  • Efficacia variabile: i risultati possono differire da persona a persona.
  • Non adatto a tutti: controindicato per chi ha pacemaker o altre condizioni mediche specifiche.
  • Richiede costanza: i benefici si manifestano solo con trattamenti regolari e protratti nel tempo.

Parametri Indicativi per l’Epicondilite

  1. Intensità (Gauss):
    • Solitamente si utilizzano intensità basse o moderate, comprese tra 10 e 50 Gauss.
    • I dispositivi portatili (come il nostro a noleggio) spesso permettono regolazioni in questo intervallo, sufficienti per trattamenti domiciliari.
  2. Frequenza (Hz):
    • Per le condizioni infiammatorie e il dolore cronico come l’epicondilite, si impiegano frequentemente frequenze basse, comprese tra 5 e 50 Hz.
    • Frequenze più basse (5-15 Hz) sono preferite per la riduzione del dolore, mentre frequenze leggermente più alte (20-50 Hz) possono essere utilizzate per stimolare la rigenerazione dei tessuti.

Studi con link

Effectiveness of pulsed electromagnetic field therapy in lateral epicondylitis https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16633709/

Comparative Effectiveness of Physical Therapy and Electrophysiotherapy for the Treatment of Lateral Epicondylitis: A Network Meta-Analysis https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35791264/

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